Capire Giannelli, un’esegesi quotidiana

in Society di
Capire Giannelli

Navigando tra le migliaia di pagine social presenti su Facebook, capita alcune volte di imbattersi in progetti assolutamente unici, capaci di veicolare contenuti del tutto originali. Tra questi, merita di essere menzionato Capire Giannelli, il progetto realizzato con l’intenzione di analizzare la quotidiana vignetta pubblicata sul Corriere della Sera, proprio dal disegnatore Emilio Giannelli. Il progetto è finalizzato a dare supporto a quei lettori che ogni mattina rimangono interdetti davanti alla vignetta, non capendone a fondo il significato. Abbiamo avuto modo di contattare la redazione per parlare meglio del loro progetto.

Forse la risposta a questa domanda è già nel nome del vostro progetto ma: come nasce Capire Giannelli?

In passato un paio dei futuri redattori di Capire Giannelli erano soliti postare ogni tanto le vignette della prima pagina del Corriere, chiedendo ai propri amici dove si celasse l’ironia o la satira politica. I commenti si erano trasformati in divertenti conversazioni sulle possibili interpretazioni. La cosa ci piaceva e quindi ad agosto, con un sacco di tempo libero vacanziero, abbiamo aperto la pagina Fb di esegesi quotidiana delle vignette. Il nome fa riferimento a una strofa della canzone L’assenzio dei Bluvertigo in cui si elencano una serie di cose che fanno bene e male ai vari sensi, e tra il sadomaso, il cibo giapponese, i film dell’orrore, c’era anche Capire Battiato. Quindi Capire Giannelli ci sembrava un buon titolo, con la giusta dose di ambiguità.

La redazione ‘capisce’ Giannelli? O come molti ha momenti di smarrimento nel decifrare la vignetta quotidiana?

L’esperienza aiuta, oramai i segni giannelliani ci supportano a districarci nell’esegesi, ma lo smarrimento non manca mai. La riunione di redazione, in chat, ovviamente (i redattori di Capire Giannelli vivono in quattro città diverse, ndr.) inizia con esclamazioni di dolore, se non franche imprecazioni, finché, partendo proprio da quello smarrimento, cominciano ad emergere una serie di spunti che alla fine si traducono nel post definitivo. Puff, e anche oggi è andata. Ma il lavoro viene arricchito e raffinato dagli interventi dei commentatori.

Con la rubrica ‘Capire Giannelli d’Autore’ il vostro progetto sta vivendo un’evoluzione significativa: ospitare firme di un certo livello dimostra come questo spazio metafisico di “Giannelliani” sia sempre più grande. Come vi state muovendo in questa direzione?

Per il momento – siamo solo alla terza settimana – ci stiamo appoggiando a interventi di conoscenti e amici scrittori che già seguono la pagina. Dovremmo andare avanti per un altro paio di mesi tranquilli, poi cominceremo a chiedere altrove. In questi giorni comunque ci sono pervenute richieste di alcune firme per partecipare al “Capire Giannelli D’Autore” e ora sono al severo vaglio della redazione.

La pagina ha avuto un notevole incremento di numeri in un breve lasso di tempo. Quanto è difficile mantenere vivo un progetto del genere, incentrato sul fare ironia nel web?

La prima difficoltà sta nella sovrabbondanza di ironia su Facebook; scorrendo molti diari o pagine si è fatta talmente abituale e frequente che rischia di diventare un ronzio di sottofondo. La seconda difficoltà, forse, è quella di fare satira su un autore già satirico, ma riguardo a questo crediamo di aver trovato la nostra cifra, bella o brutta, nel tentativo di capire attraverso l’esegesi quotidiana, più che nello sfottere. Questo da una parte ci offre un modello su cui lavorare tutte le mattine, dall’altra ci impedisce di eccedere nella presa in giro, o di sconfinare nella denigrazione, che abbiamo scelto di evitare. Il fatto curioso è che la quasi totalità dei commentatori ci viene dietro usando una chiave pressoché identica, e regalandoci intervalli di puro godimento durante tutta la giornata.Capire Giannelli

Se il buon Giannelli avesse la fortuna di trovarsi davanti le vostre analisi, cosa direbbe? Con quale vignetta immortalerebbe questo collettivo?

Giannelli che si imbatte in Capire Giannelli… Beh, c’è stato un periodo che paventavamo una diffida o addirittura temevamo una querela, poi col passare del tempo immaginiamo più una reazione bonaria, di curiosità, magari un invito a cena, la possibilità di ammirare il fax con cui invia le sue vignette alla redazione del Corriere o addirittura di scoprire il segreto della grisaglia, il suo marchio di fabbrica che è il tormentone principale della nostra pagina. Riguardo alla vignetta, probabilmente una sua classica rappresentazione escheriana: per esempio, potrebbe ritrarre la redazione di spalle che studia una sua vignetta che ritrae la redazione di spalle che studia una sua vignetta che ritrae la redazione di spalle… beh, insomma, avete capito.

Ringraziamo la redazione di Capire Giannelli, sia per la disponibilità e la simpatia, sia per l’opera donata per l’occasione a Orsa Minore, ovvero Lucio Fontana che taglia una tela del Giannelli. Evidentemente, in preda alla rabbia nel decifrare alcuni segni o battute, ha reagito con violenza. Se non volete trovarvi nella sua stessa situazione, vi invitiamo a seguire questo progetto raffinato e intelligente.

Pagina Facebook: CapireGiannelli.

Vedo film ancor prima di saper scrivere e parlare. Dal 2012 scrivo di cinema per diversi siti web. Studente di Arti e scienze dello spettacolo alla Sapienza. Maestro Jedi nel tempo libero.

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