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365 si rivolge prevalentemente agli intellettuali e propone una riflessione su un tema poco noto e di cui poco si parla: della migrazione intellettuale e della figura dell’intellettuale migrante. Nello special modo, persone le quali, rispetto al migrante non specializzato, quando inserite in un sistema formativo, professionale e produttivo, spesso sono il valore aggiunto, l’apporto che amplia l’orizzonte consentendo di valutare, scoprire, superare ostacoli e intraprendere percorsi diversi. L’apporto d’idee e di nuovi metodi sono gli stimoli per mutare situazioni e condizioni di vita non più in grado di reggere le sollecitazioni e le richieste – non sempre percepite – che ormai provengono da ogni parte della Terra.

365 propone un progetto ambizioso: dare vita a uno strumento che tratti di cultura della migrazione, a vocazione internazionale, con l’obiettivo di colmare un vuoto nel panorama dell’informazione culturale, creando una rete di riferimento in grado di agevolare le relazioni interculturali tra gli intellettuali migranti. Un ponte che colleghi e dia visibilità alle persone di cultura, per le persone di cultura, che dia spazio alle competenze e alle idee e che delinei un quadro informativo della specificità della migrazione intellettuale. Ma anche un ponte sul quale l’Occidente incontri queste opportunità, così da aprire nuovi e aggiornati dialoghi. Il numero 00 si apre con una galleria di persone la cui migrazione è un puro concetto mentale dove transitano sapere e conoscenze. Sono proposte persone che dalla migrazione hanno tratto strumenti che hanno poi mutato il percorso della storia, diventate modelli da imitare per raggiungere obiettivi. Una galleria di uomini e donne, di esempi, che si amplierà per includere idee, ideali e ideologie, segni e simboli, musica e religioni e quant’altro riconducibile all’attività umana e alla migrazione contemporanea: alle novità, cioè, che la migrazione virtuale potrà rendere visibile, senza per altro tralasciare di inquadrarle storicamente.

Franco Rossi
Responsabile del progetto


 


Una finestra sul Mondo

Il Progetto

365 – quanti sono i giorni di un anno – è il progetto di un periodico online d’informazione culturale a vocazione internazionale, che tratterà di cultura dalla migrazione dando visibilità alle persone, alle idee e ai progetti, avendo come obiettivo prioritario il primato del Pensiero e della Ragione.

365 vuole inserirsi nella traccia lasciata dal mondo greco, nel momento importante della sua storia che precede la battaglia delle Termopili, combattuta nel 480 a.C. Per l’occasione, le polis greche, in guerra tra di loro, furono indotte ad allearsi per battere l’Impero Persiano. Fu in quel contesto che l’orgoglio degli “uomini liberi” si contrappose agli “schiavi” e si configurò il concetto identitario ellenico: dispositivi questi con i quali l’Occidente fece fronte, arginando con un esiguo numero di uomini e con la superiorità del pensiero, della ragione e delle idee, prima ancora che con quella delle armi, l’imponente esercito persiano.

 

Leonida alle Termopili di Jacques-Louis David
Leonida alle Termopili di Jacques-Louis David

Un Occidente lontano dall’attuale ma che senza questo spartiacque avrebbe seguito probabilmente altri percorsi, con altri esiti. Se la Cultura Occidentale vorrà mantenere il proprio primato dovrà, per forza di cose, misurarsi con il presente: sfida che andrebbe raccolta interpretando quei fatti che dettero vita, guidati dal pensiero e dalla ragione, a nuove epoche, epopee e civiltà, compresa quella islamica, sostituendosi ad altre non più in grado di sostenere i passaggi della storia.

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Uomini e Idee

Adama Zoungrana, Ben Jelloun, Benjamin Sainte-Clementine, Zaha Hadid, Mary Margaret Kaye, Mauro Ferrari, Monty Jones, Amilcare Cabral, Chaïm Soutine, Charles Aznavour, Ernesto Cardenal, Ezra Pound, Renata Mézenov Sa, Ritter de Zahony, Fadumo Dayib, Yehuda Amichai, Louis Isadore Kahn, Maram al-Masri, Moni Ovadia, Settimio Arturo Ferrazzetta, Stella Jean.

Una galleria di ritratti, di personalità migranti, intellettuali, imprenditori, operatori, organizzazioni per l’accoglienza e per i quali il migrare è l’essenza della loro ragione di esistere. Personaggi che rappresentano idee, progetti e comportamenti, che costruiscono ponti dove transitano sapere e conoscenze, il cui contributo storico e contemporaneo è, o è stato, il “valore aggiunto” che ha fatto dell’Occidente un modello da imitare e, nelle possibilità permesse dalle singole culture, da applicare. Basti ricordare i modelli utilizzati dai movimenti di liberazione dal colonialismo dell’Africa ex lusofona oppure il diritto romano del quale i cinesi si sono avvalsi per l’ordinamento giuridico utilizzato da quando, sulla scena mondiale come potenza economica e industriale, ha ritenuto di darsi delle regole per stabilire le relazioni commerciali internazionali.

Una galleria di uomini e donne, di esempi, di idee, ideali e ideologie, segni e simboli, musica e religioni e di quant’altro riconducibile all’attività umana e alla migrazione contemporanea, alle novità che la migrazione virtuale potrà rendere visibile, senza per altro tralasciare di inquadrarle storicamente.






Tutto migra, tutto si contamina, tutto si trasforma; migrazioni, saperi, culture sono interfacce di uomini, notizie, idee che si sovrappongono e si amalgamano creando sincretismi ed eventi imprevedibili in termini di conflitti, cambiamenti e relazioni.







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