Avete mai sentito parlare della raccapricciante credenza per cui i capelli e le unghie continuerebbero a crescere anche dopo la morte?
Se la risposta è sì, vi informiamo che siete di fronte a un’altra #bufalagalattica.
Dopo la morte, cellule diverse muoiono a velocità diverse. Le cellule nervose non ricevono più ossigeno a causa dell’interruzione del battito cardiaco e, di conseguenza, muoiono entro i 3-7 minuti a causa dell’assenza di glucosio. Le cellule dell’epidermide hanno invece una durata maggiore (10-12 ore). Quindi si potrebbe benissimo affermare che la crescita delle unghie e dei capelli può essere ancora attiva poco dopo la morte, ma andiamo avanti.
Le unghie crescono a un ritmo di circa 0,1/1 mm al giorno. La loro crescita avviene grazie ai processi cellulari che avvengono nel periostio e nella matrice ungueale: qui nuove cellule vengono prodotte causando uno slittamento in avanti delle cellule più vecchie. Un simile processo avviene anche per i capelli, infatti nel follicolo pilifero è presente un gruppo di cellule che dividendosi rendono il capello più lungo.
Entrambi i processi sopra descritti per avvenire necessitano di glucosio come combustibile, che a sua volta necessità della presenza di ossigeno. In poche parole, affinché le unghie e capelli continuino a crescere anche dopo la morte, la persona dovrebbe essere in grado di respirare, mangiare e digerire le sostanze nutritive, che è più o meno il contrario di essere morto.
Ma allora come è nata questa credenza e perché ancora persiste?
La sua origine è sconosciuta: alcuni la fanno risalire all’opera del 1929 Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque, nel quale scrittore tedesco immagina che le unghie e i capelli di un suo amico morto continuino a crescere. Molto probabilmente la sua origine però è ben diversa. Se dovessimo andare a riesumare un cadavere, noteremo che effettivamente i capelli e le unghie sembrano più lunghi rispetto al momento della sepoltura e questo ha portato molte persone a credere che continuino a crescere anche dopo la morte. Ma se poco fa abbiamo detto che la loro crescita post-mortem è impossibile, a che è dovuto questo fenomeno?
Semplice: come afferma l’antropologo forense William R. Maples, la pelle morta disidratandosi e decomponendosi si ritira e si restringe, i capelli e le unghie invece non sono influenzati dalla perdita di liquidi e non si restringono dando cosi l’impressione di essere cresciuti. Non è un caso che quando si prepara un corpo alle pompe funebri a volte idratano la pelle: il trattamento serve proprio a evitare questo fenomeno.
“It is a myth that fingernails and hair continue to grow after death. What really happens is that the skin may retract around them, making the hair and nails prickle up and jut out more prominently”.
Per concludere, ora sappiamo che ai morti non crescono né le unghie né i capelli, ma agli zombie? Possiamo affermare la stessa cosa? A voi l’ardua sentenza.
Sitografia
http://www.bbc.com/future/story/20130526-do-your-nails-grow-after-death
http://www.sciencefocus.com/qa/do-fingernails-and-hair-really-keep-growing-after-death
http://factually.gizmodo.com/no-your-hair-and-fingernails-dont-keep-growing-after-y-1638565629
http://www.snopes.com/science/nailgrow.asp