Ci sono dischi che in qualche modo hanno accompagnato, accompagnano e accompagneranno per sempre la vostra vita. Quelli che ovunque andrete porterete sempre con voi, fisicamente o nei ricordi, dischi che custodirete gelosamente nel cruscotto della macchina o sullo scaffale nella vostra stanza. Ci sono dischi che al primo ascolto è subito amore. Sì, basta la prima traccia e sapete già che lo riascolterete tutto a non finire. Ci sono dischi di artisti, o meglio, veri tesori nascosti, scoperti in un giorno qualunque quando la noia opprime. Ci sono dischi come quelli della band indie Grandi Navi Ovali che incarnano perfettamente tutto questo.
Le Grandi Navi Ovali erano già salpate verso l’azzurro e vasto mare della musica con il loro lavoro d’esordio: Micidiale. Un EP di cinque canzoni che, senza troppe pretese, li ha immessi nello spietato e sempre più popolato ambiente discografico e musicale italiano. Ma quando il vento si fa forte e le onde cominciano a spingere bisogna sciogliere le vele ed iniziare a navigare seriamente.
All You Can Hit è il nuovo full lenght targato Maciste Dischi de le Grandi Navi Ovali ed è la risposta e la conferma a tutto quello che la band ci aveva proposto di buono, è il salto di qualità che ci aspettavamo e che senza dubbio è arrivato. Il disco è composto da dieci tracce che subito, al primo ascolto, catturano e si attaccano addosso per non staccarsi più. Le melodie elettro-pop sono davvero notevoli, rimangono in testa in modo quasi ossessivo, come nel caso della canzone d’apertura Ovunque ma non qui e di Sfortuna, brano che vede anche la collaborazione dei Voina Hen e che trova nell’accelerazione e nel beat della batteria la propria forza.
In alcuni punti il disco diventa molto malinconico ed emotivo: l’acme compositivo drammatico si raggiunge con la seconda traccia Mannaggiallavita, uno dei pezzi più riusciti e belli dell’intero album (una delle dieci canzoni indie italiane da ascoltare assolutamente) e con la sentimentale Per questa notte e per le altre cento. Proprio quest’ultima è forse, liricamente, quella che più trasmette sensazioni forti e intreccia un nodo in gola, che viene sciolto solamente alla fine dallo stupendo assolo pianistico che offre una sorta di liberazione dalla malinconia.
Da menzionare assolutamente è Felipe Sodinha canzone omaggio dedicata all’ex calciatore omonimo, che ha abbandonato la scena calcistica a soli 27 anni perché in sovrappeso. Con questo pezzo le Grandi Navi celebrano un tipo di eroe diverso da quello comune, “un eroe nascosto, chiuso dentro un potenziale” che contrasta con i classici eroi ormai scaduti e smascherati, “ecco perché il più grande di tutti è Felipe Sodinha” un eroe/antieroe più vicino al nostro tempo, più vicino a noi.
Un brano che spezza invece un po’ l’atmosfera melanconica dei brani succitati è senza ombra di dubbio Morsicare, un connubio perfetto tra magnifico “delirio lirico” e sonorità elettriche ed elettroniche. Gli altri pezzi non sono da meno, nessun brano è sottotono e l’ascoltatore è tenuto in equilibrio sull’onda dell’entusiasmo fino alla fine. Ma non vogliamo spoilerarvi tutto, lasciamo a voi il piacere di scoprirli, apprezzarli e trarre le vostre conclusioni.
Insomma, All You Can Hit, ovvero tutto quello che riesci a colpire, fa il suo lavoro alla grande: colpisce, diverte e arricchisce, dimostrando il talento puro e umile della band. Vi starete certamente chiedendo se è giusto sbilanciarsi così tanto. La risposta è una ed è semplice: sì! In un periodo in cui la musica italiana giovane è dominata (e rovinata) dai prodotti dei vari talent, e non solo, è giusto premiare chi il talento ce l’ha davvero e chi se lo sta guadagnando con le unghie e con i denti, come appunto le Grandi Navi Ovali.
Avviso ai naviganti: le Grandi Navi Ovali sono salpate e di certo non getteranno l’ancora ora, perché il vento è forte e l’orizzonte di fronte a loro è sempre più limpido.
Vento in poppa ragazzi!